IO CHE AMO SOLO TE
Teatro Cometa Off Via Luca della Robbia, 47, Roma, RM, Italy“Per un gay che si dichiara, ce ne sono dieci che non lo fanno, e cento che non l’hanno mai confessato a se stessi”. (Marguerite Yourcenair)
“Per un gay che si dichiara, ce ne sono dieci che non lo fanno, e cento che non l’hanno mai confessato a se stessi”. (Marguerite Yourcenair)
Suad racconta la tragica storia di una donna costretta a subire un sopruso, punita per una gravidanza arrivata prima del matrimonio.
Il suo corpo viene cosparso di benzina e le viene dato fuoco su volere della sua stessa famiglia.
“I musicisti di Brema” è la famosa favola dei Fratelli Grimm, che ha divertito ed appassionato generazioni di bambini. La Compagnia Teatro A la ripropone in una versione teatrale rock e multimediale;
Il Bar dei Nomadi è un luogo dove artisti e gente comune hanno fatto scelte importanti, ad osservarli, il giovane garzone Guido che non ha mai avuto il coraggio di varcare la porta e vivere davvero la sua vita. Ma un incontro, più degli altri, forse, lo porterà a cambiare tutto.
Barbablù ha bisogno di sentirsi forte e superiore. Non scende dentro di sé. Non risponde alle domande. È vulnerabile e non sostiene la cura dell’altro.
Quella portata in scena per la prima volta dalla coppia Bargilli - Siravo è una storia avventurosa e picaresca, tragica e ironica al contempo, la storia di un amore che a dispetto della legge e dell’opinione pubblica seppe trovare un coronamento.
“Lady Perfezione”, un nuovo allestimento di uno dei classici più amati di tutti i tempi, liberamente basato sui libri di P.L. Travers, con la regia di Valeria Freiberg. In scena gli attori Cristina Colonnetti e Giada Negro e i ballerini dell’Accademia Europea della Danza.
L'avventura di Guido è un viaggio, una fuga, un costante tentativo di ritornare a casa, così da potersi finalmente spogliare della divisa e indossare nuovamente gli abiti civili e il grembiule da cucina.
Il latte dell'umana tenerezza, Il nuovo spettacolo di Umberto Marino, una storia profonda, commovente e divertente, dove un Italia divisa in due trova una lingua comune per permettere alle sue due metà di parlarsi.
Nannarè è una puttana romana, già “matura”, che si racconta senza falsi pudori, così ribattezzata perché, con la sua romanità spudorata, la sua schiettezza ineluttabile, il suo aspetto e i suoi colori ricorda l’indimenticata Anna Magnani.
Tratto dall’omonimo libro edito in tutto il mondo con uno straordinario successo di pubblico e di critica, Il solido legame fra un ragazzo ebreo e uno tedesco viene compromesso da episodi che divideranno per sempre le vite dei due giovani amici fino a quando una lettera pervenuta ad Hans, dopo molti anni dalla sua separazione da Konradin, riscriverà in modo inaspettato una parte del loro passato.
Wilhelm Von Gloeden è stato uno dei padri fondatori dell’immaginario omoerotico dell’era moderna. Le sue immagini sono i pilastri su cui si regge tutta la cultura omosessuale del XX secolo.
Un incidente d'auto è il pretesto per porre una domanda a lungo rimandata. Ma la risposta apre nuovi interrogativi che si concatenano l'uno all'altro in un crescendo di tensione. È così che questa collaudata coppia di coniugi si ritrova a fare i conti con se stessa. Tre atti ricchi di sorprese e colpi di scena.
Due donne che vogliono dare un taglio netto al loro passato, definitivo per Claude, ancora incerto per Margot, che si porta dietro una valigia di cimeli della propria esistenza, che a poco a poco lascerà alle spalle, dando valore alle reali necessità dell'esistere. Questo loro percorso le porterà, tra scontri, confronti, risate e riflessioni, dalle grinfie di un maschio approfittatore ad un solitario bosco, da una fattoria alla tomba dell’amica di Claude....
Nannarè è una puttana romana, già “matura”, che si racconta senza falsi pudori, così ribattezzata perché, con la sua romanità spudorata, la sua schiettezza ineluttabile, il suo aspetto e i suoi colori ricorda l’indimenticata Anna Magnani.
Nina e Michele, due figli, mai nati, guardano noi giù, raccontando la loro storia e le nostre. Lassù, sanno quanto valgono le parole e quanto sono bugiarde. Lassù, Nina e Michele sono creature che aspettano di incarnarsi, poesie che vogliono diventare corpi.
Se come dice Agassi, nel libro Open, ogni partita è come una vita, la vita qui raccontata è esattamente come una partita. "Tie-break" è uno spettacolo sulla fine. Di una partita di tennis, di un matrimonio, di un’amicizia, e di una vita.
Quella di Anna Cappelli è la storia di un’impiegata nella Latina degli Anni ’60, descritta in un monologo tragicomico – in passato già assolo per grandi attrici come Anna Marchesini e Maria Paiato. Sentimenti, paure, fragilità, controllo, possesso, emancipazione e condizionamenti della società: sono questi gli ingredienti primari della pièce.
“STORIA D’INCROCI E D’ANARCHIA” affonda la sua graffiante e spassosa comicità nel disagio urbano di molti e nella difficoltà (sempre pericolosamente crescente) di gestione della rabbia e del nervosismo che tracima copiosamente dal fiume della pazienza. E Nika, il personaggio che Veronica Milaneschi ha sapientemente scritto, sente su di sé il peso dell’impegno civico e sociale per ripristinare un ordine superiore - partendo da quello urbano - con cui rendere più sostenibile e meno stressante la convivenza cittadina.
Adonà Mamo, con la sua straordinaria voce da soprano in un corpo da tenore, coinvolgerà il pubblico in un originale ed inedito show multimediale che spazia dalla lirica, alla musica italiana fino al pop moderno e la musica dance anni 80/90.
“Vita, Morte e Miracoli” racconta di chi, come noi, fa del suo meglio per essere felice. Usiamo il portale del riso e del sorriso. Perché la vita e la morte, viste dai palchi e dalla platea, fanno davvero ridere.
È quello il miracolo.
Nannarè è una puttana romana, già “matura”, che si racconta senza falsi pudori, così ribattezzata perché, con la sua romanità spudorata, la sua schiettezza ineluttabile, il suo aspetto e i suoi colori ricorda l’indimenticata Anna Magnani.
Lo spettacolo narra le vicende della vita giovanile di uno dei più grandi Attori e Maestri della comicità internazionale che Napoli abbia mai partorito: Antonio De Curtis, in arte Totò.
“STORIA D’INCROCI E D’ANARCHIA” affonda la sua graffiante e spassosa comicità nel disagio urbano di molti e nella difficoltà (sempre pericolosamente crescente) di gestione della rabbia e del nervosismo che tracima copiosamente dal fiume della pazienza. E Nika, il personaggio che Veronica Milaneschi ha sapientemente scritto, sente su di sé il peso dell’impegno civico e sociale per ripristinare un ordine superiore - partendo da quello urbano - con cui rendere più sostenibile e meno stressante la convivenza cittadina.
La storia di Kathrine Switzer, la prima donna che abbia mai corso una maratona. Questo personaggio ha segnato profondamente il mondo dello sport e il rapporto di quest’ultimo con la società civile. Lo spettacolo avvia una riflessione in parole e musica su temi centrali quali l’inclusione, il riconoscimento e la parità dei diritti, la corsa, più che oggetto della messa in scena diventa allegoria: la ricerca della propria identità...
Con questo testo s’intende omaggiare quelle icone che sono state le annunciatrici italiane dagli esordi della televisione fino alla loro graduale scomparsa, specchio di una tv non certo perfetta ma sicuramente più garbata e professionale rispetto alla sciatteria, aggressività e superficialità della comunicazione contemporanea.
Naufraghi da marciapiede è un testo che trae ispirazione dalla vita di Evio Botta, senza fissa dimora sui generis con un passato da chef e artista che ha trascorso gli ultimi venti anni della sua esistenza a vivere o meglio sopravvivere a Roma.
Partendo da uno studio sul mito in rapporto alla società contemporanea, nello specifico sul testo di Antigone di Sofocle, è stata condotta una ricerca sul significato e il rapporto tra legge e giustizia cercando di analizzare i profondi conflitti intorno a quelle tematiche che ancora oggi continuano a porre interrogativi: il diritto di equità, la lotta tra autoritarismo e democrazia, l’abuso di potere.
“A FARI SPENTI” è il racconto di un appuntamento di quattro amici ormai adulti che decidono di vedersi dopo anni al loro solito posto, in riva al lago, sotto un lampione e la loro panchina che li ha visti diventare grandi, la resa dei conti di un passato fallimentare e un futuro che li trascinerà negli abissi più profondi.
Lo spettacolo parla del racconto di due solitudini che si rincontrano, di due generazioni che si confrontano, a volte con toni aspri, a volte con scambi ironici e veloci. Da una parte una donna dedita al lavoro e alla famiglia, che non ha praticamente mai lasciato la sua cucina. Dall'altra un giovane uomo che ha saputo sfruttare la crisi alimentare globale per avviare un business nel campo della ristorazione.
Quale di questi personaggi, di queste storie racconta la tua, la sua, la nostra? Incredibile come un carattere possa essere delineato con tanta precisione da queste antiche “favolette”!
Matteo, un ragazzo poco più che ventenne, è in carcere. Ha confessato un crimine terribile: l’omicidio del padre. Subito dopo essersi dichiarato colpevole, cade in un sonno profondo. Non risponde a nessuno stimolo. Non è in coma. Non sta male. Semplicemente, dorme.
Leo ed Emma vivono in un loft, ed ogni giorno, dalla loro finestra, studiano le vite delle altre persone. Si appassionano talmente tanto, che inizieranno ad analizzare la propria vita di coppia, entrando in crisi con le scelte che hanno fatto e con la paura di quelle che dovranno affrontare.
Due attori e una fisarmonica. Per settanta minuti di provocazione, satira, intemperanze lessicali, paradossi, sorrisi. Uno spettacolo a frammenti, graffiante, delirante, tragico: come a frammenti è il mondo che vuole raccontare.
Partendo dalla convenzione primaria del teatro, El Conde de Torrefiel propone un gioco scenico per una sola persona alla volta. I due gesti elementari che fondano il dispositivo teatrale – guardare ed essere guardatə – sconfinano, suggerendo la riflessione sulla comprensione della realtà e la nostra capacità di reinventarla.
Tre coppie legate fra loro da rapporti sentimentali si incontrano in una piacevole serata di settembre. Una cena divertente fino a quando iniziano ad emergere segreti ed ambiguità.
Otello, generale al servizio di Venezia, conquista l’amore della bella e nobile Desdemona, che sposa in gran segreto. Suscita anche l’odio di Iago per non essere stato nominato suo luogotenente. Ruolo per il quale il Moro ha scelto Cassio.
Cartoline da casa mia sbircia nella stanza in cui si è isolato un ragazzo, Fosco, che ha scelto di non possedere più nulla se non la voglia di comunicare attraverso la forma desueta della cartolina tutta la sua disperata e dignitosa solitudine volontaria.
La parola magica è un’opera unica nel suo genere, poiché oltre a raccontare una storia intende fornire suggestioni e insegnamenti di intelligenza e persuasione linguistica.