presenta
Aiuto Regia : Francesco La Scala – Scene : Area5Lab
Costumi : Janny Altamura – Luci e Fonica : Manuel Molin
Ufficio Stampa : Elisa Fantinel – Grafica : Walter Del Greco
Un noto e indagato Senatore della Repubblica alloggia in un hotel nel centro di Roma, mentre in aula è in corso la votazione sull’autorizzazione a procedere nei suoi confronti. Quella stessa notte piomba nella sua stanza Anna, una cameriera ai piani in fuga da un suo superiore che la molesta in cambio della conservazione del suo lavoro. Due individui in antitesi e un’unica stanza dalla quale uscire sembra impossibile. Il confronto tra Anna e il Senatore è un susseguirsi graduale, frenetico di colpi di scena e confessioni. Sullo sfondo ci sono il muro della differenza sociale e di genere e una pesante accusa di illeciti ambientali, fardello di una storia viva e incredibilmente originale.
Novanta minuti col fiato sospeso che passano in un attimo. O, forse, neanche in una vita.
Un thriller, un adrenalico racconto che mutua il linguaggio drammatico delle serie tv/film action e crime, mantenendo intatta la veridicità della vicenda: da una parte un rappresentante delle istituzioni accusato di gravi crimini contro l’ambiente, dall’altra una donna ‘oggetto’, vessata e sola, che si ribella a una condizione di ’illegittimità morale e sociale, Medea moderna che reagisce e contrasta attivamente il dominio delle ecomafie e l’egocentrismo maschilista.
Scritto a quattro mani dall’autrice, attrice e regista Elettra Zeppi e l’autore Francesco Imundi, 402 è un thriller in cui, dall’incontro dei due protagonisti, Anna e Marco, scaturisce una serie di eventi in cui vengono affrontate tematiche quali il ruolo della donna nella società, gli illeciti delle ecomafie, la corruzione politica, un dramma d’amore… ed ogni “filo” intesse una trama univoca conducendo lo spettatore ad un epilogo inaspettato ed imprevedibile.
Si può scrivere uno spettacolo in cui tutti gli avvenimenti esterni e precedenti al momento in cui tutto si ferma vengono in qualche modo risolti e affrontati senza mai uscirne? Esiste un momento ben preciso e premeditato in cui tutto converge? Così è nato 402: un luogo sociale principale, una “stanza”, dove si crea storia, dove ci si racconta e si raccoglie il racconto degli altri.
402 rivisita il ruolo della donna, destabilizzando lo spettatore che inizialmente ne percepisce la presenza come corollario della storia, per poi vederla diventare non oggetto ma soggetto del racconto: una importante operazione di decostruzione della visione di genere per ripensare la figura femminile come attrice e autrice del suo destino, novella Medea che si confronta con la violenza e contrasta attivamente un certo tipo di cultura maschile egocentrica e ingorda.