InArte
presenta
di Claire Dowie
Traduzioni di Anna Parnanzini e Maggie Rose
Regia Pier Paolo Sepe
con Chiara Tomarelli
Pigrecodelta Distribuzione Teatrale
Quando da bambino
Non vieni amato, quando non c’è amore
Quando hai questa sensazione che non riesci a spiegare
Questa sensazione dentro di te, che non riesci a spiegare
Non sai dire cos’è, non puoi dire che è mancanza d’amore
Perché non hai le parole
Hai solo questa sensazione, ma non hai le parole
Le parole per dire che nessuno ti ama. Non amato.
Così inizia Benji, testo teatrale scritto da Claire Dowie, presentandoci subito la crepa dentro la quale si dipanerà e costruirà la vita di una bambina, poi ragazza.
Benji racconta di un grave disagio psichico, mettendo in scena una personalità scissa che per esistere in una collettività oppressiva deve crearsi un amico immaginario.
Attraverso il racconto della sua vita, dall’infanzia, piano piano si disvelano le emozioni più profonde di questa giovane donna, entrando nel vortice del suo pensiero e del suo disagio.
Qual è il confine tra normale e non? Quale forza e azione ha l’ambiente circostante nella crescita
della propria identità, più o meno solida?
La ferita in Benji è esistenziale, con lei assistiamo al suo dolore di vivere, alla sua incapacità di capire e capirsi. Insieme a lei ci ritroviamo catarticamente impotenti di fronte alla sofferenza mentale, alla rabbia, alla mancanza d’amore….che troverà forse, un riscatto alla fine del suo racconto. Della giovane donna sappiamo tutto, ma non il nome. Benji è il nome della sua amica immaginaria, prodotto di una mente bambina, che cerca riparo e equilibrio in una realtà altra. Benji è una peste, una canaglia, una vera bestia, come dice lei. E’ tutto ciò che dentro di lei urla per essere ascoltata e aiutata. Ma non riesce ad essere accolta dal mondo esterno, dai genitori, dai professori, dai medici.
Il testo mette in luce anche il grande tema del destino intrecciato tra genitori e figli, della difficoltà di essere dall’una e dall’altra parte, dell’incapacità di ascoltare un figlio diverso dalle aspettative, di qualcuno che non risponde come dovrebbe, come ci si aspetterebbe. Benji ci commuove immensamente, non possiamo far altro che viaggiare con lei per capire meglio le fragilità che ci appartengono. Ad ognuno di noi.
Da piccoli non abbiamo le parole per chiedere ciò di cui abbiamo bisogno.
Ed è possibile si manifesti una protesta, una furia cieca carica di violenza.
Ci arrabbiamo perché i “grandi” non ci danno retta.
Non capiscono.
E allora cominciamo a odiarli.
Solo per richiamare la loro attenzione.
Un grido disperato di dolore insopportabile.
Paura di non essere amati, di non essere protetti.
Che spesso ci accompagna per il resto della vita.
Fragilità e insicurezza si insediano nel nostro animo alterando la percezione dell’altro,
irrimediabilmente.
Siamo ciò che riusciamo ad essere.
Siamo ciò che la nostra vita ha prodotto su di noi.
Siamo conseguenza.
Pierpaolo Sepe
? Da Martedì 10 a Sabato 14 Ottobre 2023 alle ore 21.00
? Domenica 15 Ottobre 2023 ore 18.00
?️ Biglietto Intero Botteghino : € 15.00 – Promo Acquisto ONLINE : € 13.00 (+ ? tessera associativa di € 2,50)
Via Luca della Robbia 47 (angolo Piazza Testaccio)
Infoline e prenotazioni : 06 57284637
email : cometa.off@cometa.org
Teatro sanificato nel rispetto delle misure ANTICOVID.