Come resistere all’idea di paragonare certi aspetti caratteriali per così dire prettamente femminili a quelli di un gatto o meglio di una gatta? Aldo Nicolaj con “Due Gatte Randagie” ci offre un brillante spaccato sull’immagine della donna d’oggi.
Si tratta di due «amiche/nemiche» che incarnano due personalità diametralmente opposte e che per una serie di circostanze si trovano a dover condividere una vacanza su un’isoletta sperduta in una misera pensioncina.
Lola ci appare semplice, accomodante, allegra sempre positiva con l’aria da eterna ragazza un poco hippie, nonostante le esperienze tragicomiche che hanno segnato la sua vita e i suoi rapporti con gli uomini.
Ginevra è nevrotica, intollerante, quasi dispotica e dittatoriale nei confronti dell’amica che sopporta amabilmente il suo delirio di onnipotenza!
La situazione appare da subito ingarbugliata per la presenza di uno sconosciuto che divide la camera con le due donne girando nudo per la stanza. Ecco che scaturiscono tutta una serie di tematiche che Nicolaj affronta in maniera leggera ma che comunque lasciano spazio alla riflessione.
Attraverso i dialoghi vengono fuori tanti aspetti caratteriali che appartengono all’universo femminile. Il rapporto con gli ex, l’abbandono, la rivalità, il complesso dell’età che avanza.
La presenza dell’imprevisto rappresentato dall’uomo le metterà di fronte all’immagine di se stesse in relazione alle loro esperienze passate, svelando al pubblico il perché delle loro (caratteristiche) personalità.
Ovviamente non mancherà il finale a sorpresa!