Melanchòlia Teatro
presenta
atto unico di Antonio Mocciola
con Francesco Giannotti, Serena Borelli, Salvo Lupo, Cristiano Migali e
Silvia Casadei
Regia Mauro Toscanelli
Wilhelm Von Gloeden, detto “Il barone Guglielmo”, approdò a Taormina a 22 anni, dalle nebbie della sua Germania. E lì, nell’assolata (e lontanissima dall’Europa) Sicilia degli anni ’80 dell’800, il Barone trova lo sfondo ideale per le sue foto “oltraggiose”: giovani e giovanissimi locali coinvolti a decine in plastici nudi fotografici dal sapore arcadico di tempo perduto e con marcate suggestioni omoerotiche. Infatti si può dire che nell’arte fotografica Von Gloeden non sia solo stato un pioniere, ma uno dei padri fondatori dell’immaginario omoerotico dell’era moderna. Le sue immagini sono i pilastri su cui si regge tutta la cultura omosessuale del XX secolo.
Questo non venne percepito immediatamente – lo scandalo precedette qualsiasi considerazione razionale. In effetti ce n’era abbastanza per scandalizzare la società dell’epoca, ma quando il blasonato fotografo tedesco cominciò ad esporre le sue foto in tutta Europa, inaugurando un “boom” turistico di cui ancora adesso Taormina gode, l’atteggiamento cambiò, tramutandosi in cauto rispetto e talvolta in ammirazione.
Il centro siciliano divenne un piccolo paradiso per il turismo gay, colto ed internazionale, mentre nello studio dello scandaloso artista frotte di giovani si proponevano per posare.
Alla morte di Von Gloeden, i nazisti bruceranno tantissime sue opere, ma molte sono sopravvissute. Mentre il mito del Barone Guglielmo vive ancora oggi, più moderno, trasgressivo e poetico che mai.
Note di regia
Il testo di Antonio Mocciola evoca il netto contrasto tra il peso plumbeo della coscienza del Barone Von Gloeden e la leggerezza con cui si muove tra i giovani corpi dei ragazzi che ritrae con le sue fotografie pionieristiche.
L’allestimento proposto parte proprio da questo contrasto, evidenziando una scenografia rarefatta, impalpabile attraverso cui i protagonisti del racconto si muovono come in un labirinto di stoffe. Eppure è proprio in quello scenario immateriale e raffinato che il Barone, come un lucido demiurgo, proferisce parole e compie azioni cariche di immoralità, di sfruttamento operato nei confronti di giovani minori, ma legittimato in nome dell’Arte suprema della fotografia.
Fino a quando si trova a dover combattere con il suo animo lacerato dall’amore folgorante per un giovane modello, enigmatico, il quale mette a dura prova il suo apparente cinismo, lasciando stavolta l’Artista completamente spoglio e nudo di fronte alla sua solitudine.
Da Martedì 30 Gennaio a Sabato 03 Febbraio 2024 alle ore 21.00
Domenica 04 Febbraio 2024 alle ore 18.00
?️ Biglietto Intero : € 15,00 – Ridotto : € 12,50 (+ ? tessera associativa di € 2,50)
Via Luca della Robbia 47 (angolo Piazza Testaccio)
Infoline e prenotazioni : 06 57284637
email : cometa.off@cometa.org
Teatro sanificato nel rispetto delle misure ANTICOVID.