presenta
Disegno Luci di Umberto Fiore – Organizzazione di Tommaso De Santis
Come può una donna sopravvivere alla violenza domestica?
La musica, i romanzi a lieto fine, un matrimonio immaginario sono l’ancora di salvezza di una casalinga “comune”. Con ironia, semplicità e schiettezza a volte disarmante, la donna ripercorre la storia della sua vita, rintanata in casa, alla ricerca di una colpa che non esiste.
Un’ora di vita affannata, tra le mansioni domestiche e pensieri sul passato, nel disperato tentativo di giustificare il suo adorato Barbablù.
Note di Regia
La violenza di genere viene trattata attraverso il racconto di una donna normale: gli affetti, il compagno, le aspirazioni, i sogni infranti e quelli mai sfumati.
Vitale e generosa, la donna racconta la storia della propria vita e la agisce; una vita spezzata da un uomo, come capita ogni giorno nell’indifferenza generale.
Il sogno di sposare il cantante amatissimo è il pretesto per trattare un tema tragicamente sotto gli occhi di tutti, ben lontano dall’essere risolto; solo alla fine capiremo dov’è, a chi sta parlando e perché.
Uno spettacolo per riflettere: non può essere normale che una donna venga uccisa, molestata, o costretta a subire qualsiasi forma di violenza da uomini indegni di essere chiamati tali. – Vinicio Marchioni